Si può anzi si deve andare in un Museo anche SOLO per un quadro. Come questo di Pompeo Mariani intitolato “Marina” e conservato nella sala VII della Pinacoteca in Castello.

E’ il sentimento del sublime che ancora viene rappresentato (il quadro è del 1894). Bello sarebbe poter leggere o sentire questa riflessione del filosofo Schopenhauer:

“La luce fievole e tetra che traspare dalle nubi nere e minacciose; le rocce immani e nude, scendenti a picco, che ci rinserrano e chiudono l’orizzonte; le acque che spumeggiano furiose a torrenti; il deserto dovunque”

E così lo spettatore del quadro e anche noi ci riconosciamo:

“come fragile fenomeno della volontà, annientabile dalla minima violenza degli elementi, impotente contro la strapotente natura, soggetto ad ogni dipendenza, gingillo del caso, atomo evanescente di fronte a forze gigantesche, immani; ma al tempo stesso ha coscienza di sé come soggetto immortale sereno di conoscenza”